Nell'oceano di Internet sono centinaia i siti che si occupano dell'affaire Moro, come è stato definito da Sciascia. Il mio blog si presenta come un progetto diverso e più ambizioso: contribuire a ricordare la figura di Aldo Moro in tutti i suoi aspetti, così come avrebbe desiderato fare il mio amico Franco Tritto (a cui il sito è certamente dedicato). Moro è stato un grande statista nella vita politica di questo paese, un grande professore universitario amatissimo dai suoi studenti, un grande uomo nella vita quotidiana e familiare. Di tutti questi aspetti cercheremo di dare conto. Senza naturalmente dimenticare la sua tragica fine che ha rappresentato uno spartiacque nella nostra storia segnando un'epoca e facendo "le fondamenta della vita tremare sotto i nostri piedi".
Ecco perchè quel trauma ci perseguita e ci perseguiterà per tutti i nostri giorni.

venerdì 17 aprile 2009

Se sarà luce sarà bellissimo - Aldo Moro: un'altra storia


Dal 17 marzo è in videoteca il film di Aurelio Grimaldi "Se sarà luce sarà bellissimo - Aldo Moro: un'altra storia".



Aldo Moro è stato rapito dalle Brigate Rosse dopo una terribile strage. Successivamente a una prima fase nella quale non corrisponde alle richieste dei brigatisti che lo interrogano per conoscerne i segreti, chiede di poter scrivere delle lettere. In termini molto espliciti lo statista democristiano chiede vanamente al suo partito di valutare lo scambio di prigionieri come possibilità concreta per salvargli la vita. Il film segue quattro filoni narrativi: nel partito comunista diversi esponenti di base attaccano la linea di Berlinguer favorevole al compromesso storico; il ministro Cossiga si avvale di un esperto di terrorismo mandato dal governo statunitense, che sostiene un atteggiamento di chiusura contro ogni trattativa; una professoressa che prende una posizione critica contro il governo in un'assemblea scolastica, viene arrestata, sospesa dall'insegnamento, rinviata a giudizio; un ragazzo, arrestato in una retata di estremisti di sinistra, viene sospettato di essere membro del comando assassino, interrogato, torturato, rinviato a giudizio.

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